Dopo il primo lockdown avevamo chiesto al Sindaco di Ferrara di prevedere anche una rappresentanza del mondo sportivo al tavolo post emergenza, costituito per la ripresa con tutte le parti sociali e le organizzazioni del mondo economico provinciale.
Uno degli errori più comuni, che spesso tradiscono la non conoscenza del nostro mondo, è quella di considerare lo sport semplicemente come un segmento del “tempo libero” animato principalmente da appassionati volontari. Al contrario lo Sport sarebbe da considerare come parte non sostituibile del sistema di welfare delle nostre comunità, ed i nostri operatori, che siano istruttori o giudici di gara, sono anche e soprattutto educatori, attori della promozione sociale, animatori delle periferie, antenne di bisogni vecchi e nuovi. Un mondo fatto anche di professionisti, di lavoratori e quindi di soggetti economici che sono autentici imprenditori sociali. Ieri pomeriggio siamo stati invitati a partecipare ai lavori di questo tavolo, dal nome altisonante di Ferrara Rinasce.
Ho avuto modo di ascoltare l’aggiornamento della situazione che il Sindaco ha restituito ai rappresentanti della Camera di Commercio, come le associazioni di categoria di imprese, commercianti, artigiani (Ascom, CNA, Confesercenti, Legacoop, Confcoperative e molti altri).
Come potete evincere dal verbale il Sindaco ha tranquillizzato i presenti rispetto ai numeri del contagio nel nostro territorio ma ha posto l’attenzione sulle evidenti e pesantissime ricadute economiche delle scelte contenute nel DPCM.
Relativamente a settore sportivo l’Assessore Guerrini ha brevemente descritto l’idea di sviluppare un’app che permetta ai centri sportivi di proseguire i propri corsi, mettendo a disposizione spazi come il PalaPalestre ed eventuali attrezzature. Personalmente trovo l’idea (interessante) non particolarmente utile: quasi tutto il mondo sportivo di base si è attrezzato con device e app già esistenti, da google (meet e youtube), a microsoft (teams), da facebook a zoom, e non credo l’amministrazione possa produrre in tempi brevi strumenti più efficaci e capillari. Penso sarebbe preferibile investire le stesse risorse per mettere “a sistema” queste buone pratiche, formare gli operatori e soprattutto promuovere congiuntamente per via istituzionale i benefici dell’attività fisica anche online oltre che all’aria aperta.
Tornando al tavolo Ferrara Rinasce, ho ascoltato con interesse e curiosità agli interventi dei rappresentati di tutte le altre organizzazioni, trovandoli mediamente molto focalizzati sul contingente (come comprensibile) senza lasciar trasparire -a mio avviso- alcuna visione. Ho chiesto la parola soprattutto per questo: esprimere grande timore e preoccupazione per la situazione attuale, a mio avviso molto peggiore di tutte le crisi passate messe assieme.
Ho proposto al Sindaco di lavorare distinguendo due piani:
- quello squisitamente sindacale di analisi dell’impatto economico e finanziario, e di calcolo (più) puntuale dei ristori distinguendo i diversi beneficiari. Sono intimamente convinto che per quanto necessaria non sarà sufficiente una “elemosina” nella forma di “contributi a pioggia” come avvenuto nel recente passato. Penso sia necessaria una visione di territorio e di servizi ed utilizzare questa occasione ed i ristori per disegnare un futuro possibile, incentivando gli attori a muoversi nella direzione tracciata.
- serve un piano Politico di indirizzo. E’ più che mai concreta l’eventualità che il sistema crolli e che lo faccia in maniera scomposta, creando danni ulteriori e fratture non riparabili. Sarà impossibile perseguire una linea del tipo “salviamo tutto e tutti” sotto hashtag ipocriti quali #andratuttobene, #neusciremoinsieme, #facciamosistema. Dobbiamo decidere oggi chi e cosa salvare, organizzando anche il come.
Oggi è anche il tempo delle scelte: chiare e forti. Siamo in grande ritardo, la sfida è enorme, ma abbiamo il dovere di giocarla fino alla fine di questo incubo.
PS: Ho ricevuto l’invito a sottoscrivere un manifesto promosso da Berruto in difesa dello Sport. In questi giorni sto leggendo un meraviglioso contributo/compendio sullo Sport del Futuro, ossia il nuovo libro di Flavio Tranquillo (“Lo Sport di Domani” Add Editore). Come spesso capita con i grandi intellettuali, ritrovo nel testo le parole che probabilmente non avrei l’intelligenza, il tempo e il modo di scrivere in maniera così chiara ed inoppugnabile. Ad oggi, questo è il nostro manifesto!
Qui la recensione su Il Foglio dello stesso Mauro Berruto.